Spesso le pazienti mi chiedono il tipo di protesi migliore per un risultato naturale.. .le informazioni su internet sono spesso contrastanti e creano confusione. Cerchiamo di chiarire quando è meglio scegliere le protesi anatomiche e quanto meglio scegliere quelle rotonde.

 

Le protesi in silicone, rotonde, anatomiche o ergonomiche sono scelte sempre in base all’anatomia della paziente.

?‍⚕️ Sfatiamo quindi alcuni miti ‍⚕️

? Non esiste una protesi ideale che vada bene per tutte le pazienti

? Non sempre le protesi anatomiche riescono a dare un risultato più naturale delle rotonde

? Non è spesso possibile predire con precisione quale protesi sarà usata, se non durante l’intervento stesso, utilizzando dei sizers.

Quello che consiglio alle pazienti durante la visita inziale è di spostare la loro concentrazione dalla protesi al tipo di risultato che vogliono ottenere e lasciare a me la scelta su protesi e tecnica da utilizzare.

Cerchiamo di fare un po di chiarezza!

Le protesi rotonde hanno una distrubuzione radiale del volume, quindi aggiungono volume sia nella parte superiore della mammella che nella porzione inferiore.

Le protesi anatomiche (a goccia) hanno invece un volume distributio in maniera asimmetrica, con un volume maggiore al polo inferiore e minore al polo superiore.

Regola Base in pazienti con un anatomia “semplice” dal punto di vista chirurgico

In pazienti che  hanno una cono mammario ben proporzionato (sebbene di volume ridotto) e con un polo inferiore con un buon volume, le protesi rotonde permettono di avere un risultato naturale e indistinguibile da quello dato da una protesi anatomica.

In pazienti con una mammella completamente svuotata, con un polo inferiore inesistente, le protesi anatomiche più indicate.

 

Complicanza specifica delle protesi anatomiche – la rotazione

La protesi anatomica, in rapporto alla sua configurazione volumetrica, in caso di rotazione causa una distorsione della mammella. In parole povere la naturalezza data dal volume localizzato ai poli inferiori della mammella viene persa, con un polo superiore che diventa prominente e innaturale e un polo inferiore svuotato.

Anche la protesi rotonda può ruotare ma in quel caso la rotazione non causa nessuna alterazione di forma della mammella, essendo il volume equalmente distribuito su tutta la protesi.

Il rischio di rotazione è ovviamente molto basso, ma da tenere in considerazione se la paziente ha un attività sportiva o lavorativa molto intensa.

 

Cosa sono le protesi ergonomiche?

Le protesi ergonomiche sono delle protesi rotonde riempite di un gel molto morbido che permette alle stesse di assumere una forma “anatomica” con paziente in posizione eretta.

Molte ditte come Allergan e Mentor hanno da sempre fornito protesi più “morbide” che abbiano questo effetto, negli ultimi anni la MOTIVA ha puntato in maniera importante su questo concetto, spesso sconosciuto ai pazienti (ma conosciuto da molti anni a noi chirurghi).

Per poter sfruttare realmente l’effetto ergonomico il volume della protesi non deve essere eccessivo perchè se i tessuti della pazeinte vengono “saturati” ai poli inferiori la protesi per quanto ergonomica  non potrà mantenere questa caratteristica, a differenza di una vera e propria anatomica (che ha in memoria la sua forma).

 

La protesi migliore?

Non esiste una protesi migliore di un altra, esiste una protesi migliore per ogni paziente in rapporto alla sua anatomia e al volume che si vuole raggiungere.

Come si può vedere nel video che segue esistono mammalle con forme totalmente diverse, alcune mammelle sono completamente svuotate sia ai poli superiori che inferiori altre mantengono un buon volume ai poli inferiori.

E’ imperativo affidarsi a un chirurgo che ha esperienza in questo tipo di chirurgia per ridurre la possibiltà di avere un risultato non ottimale